• Per il nuovo gattino consiglio un buon mangime “kitten” dall’età di trenta giorni circa ai 9 mesi di vita. Preferite somministrare solo cibo secco almeno nei primi mesi, poi potete eventualmente aggiungere scatolette di umido di buona qualità (ma questa pratica non è essenziale: se decidete in questo senso diminuite la quantità di crocchette onde evitare sovradosaggi). Il gattino beve acqua ! il latte non serve e può risultare addirittura dannoso : il neonato beve latte materno poi crescendo perde la capacità di digerirlo.
• Se avete trovato un gattino orfano, esiste in commercio latte specifico per micini non ancora svezzati: acquistate quello liquido già pronto all’uso, è molto più comodo e pratico: somministratelo con una siringa (senza ago) o un piccolo biberon, appena tiepido, ogni 3-4 ore circa, 2-4 ml (la quantità dipende dall’età e dalle dimensioni del gattino). Non usate latte vaccino perché non adatto (in caso di emergenza e solo per brevi periodi si potrebbe usare il latte parzialmente scremato diluito con acqua). Continuate in questo modo finchè il gattino avrà 20-25 giorni: quindi mettete del mangime secco tipo kitten a bagno nel latte: quando sarà completamente imbibito lo frullate e lo somministrate al gattino: questa pappina all’inizio liquida poi col passare dei giorni diverrà una crema sempre più solida. Il gattino sui 50-60 giorni circa sarà in grado di mangiare le crocchette secche.
• Di cosa ha bisogno un nuovo gatto? Sicuramente una ciotola per l’acqua ed una per il cibo, una cassetta per i bisogni che può essere aperta o chiusa (meglio chiusa con filtri che trattengono gli odori), una paletta per raccogliere le feci e la sabbia (io mi trovo molto bene con la ghiaia trasparente in silicio: trattiene gli odori e quando diventa gialla la cambiate tutta). Il gatto a differenza del cane non ha bisogno di una sua cuccia, di solito preferisce il divano, il letto o un posticino caldo e nascosto; se volete acquistare qualcosa le cucce morbide e chiuse sono l’ideale. I gatti amano farsi le unghie, attrezzatevi con un bel tiragraffi sperando che sia di suo gradimento più della vostra poltrona preferita. Non dimenticate di acquistare molti giochi belli e divertenti soprattutto se il vostro gatto non uscirà di casa: all’origine di disturbi comportamentali quali dispetti, marcature inopportune… metterei la noia. Per ultimo non dimentichiamo la spazzola (abituate il gatto ad essere spazzolato già da piccolino).
• Portate il nuovo arrivato dal veterinario appena potete, nella prima visita il gattino verrà visitato, sverminato e trattato per i parassiti esterni. In questa fase daremo risposte a tutte le vostre domande.
• Al gattino vanno fatti due vaccini a distanza di un mese uno dall’altro: questi lo proteggono dalle principali malattie infettive; il richiamo verrà fatto una volta all’anno.
• Il vostro gattino uscirà fuori in giardino? Sconsiglio vivamente l’utilizzo del collare: se non potete farne a meno usate quelli specifici per gatti perchè sono elastici e permettono al gatto di liberarsi in caso si impigli da qualche parte. Oggi potete trovare dal veterinario il microchip per gatti (diverso da quello per i cani) con un numero di riconoscimento personale inserito in un archivio nazionale da cui si può risalire al legittimo proprietario.
• Dopo l’anno di età si passa a un mangime per adulti, cercate di utilizzare prodotti di buona qualità, chiedete un consiglio al veterinario. I mangimi di cattiva qualità predispongono il gatto ad innumerevoli patologie: preferisco una buona alimentazione fatta in casa piuttosto che una crocchetta scadente. I gatti vanno alimentati a seconda delle indicazioni della ditta produttrice del mangime scelto in base al peso del vostro animale: non esagerare perché l’obesità nuoce alla salute del vostro amico.
• il gatto viene vaccinato una volta all’anno. Esistono due tipi di vaccino: uno consigliato a tutti i gatti, copre 3 malattie infettive principali, il secondo aggiunge un’altra malattia chiamata Felv (leucemia felina) ed è raccomandato ai gatti che escono fuori in giardino, visto che si tratta di una patologia trasmessa da gatto a gatto tramite morsi, graffi e uso di ciotole in comune.
• I gatti che vivono in giardino e quelli che convivono con cani vanno trattati con prodotti antiparassitari “spot-on” tutti i mesi (attenzione alcuni prodotti per cani sono letali nel gatto). Quelli che non escono di casa si possono trattare di tanto in tanto: oggi ci sono in commercio antiparassitari spot-on a largo spettro che uccidono non solo i parassiti esterni ma anche quelli interni di cuore, polmoni, intestino: ci aiutano molto nella prevenzione, ve li consiglio vivamente.I gatti sono animali molto puliti e di solito non necessitano di bagni soprattutto se li aiutate con le pipette spot-on.
• I gatti vanno sterilizzati molto presto: le femmine già a 5-6 mesi ed i maschi a 6-8 mesi. La sterilizzazione non cambia il carattere del vostro animale: resterà meraviglioso sempre, ma riduce le liti fra gatti causa di gravissime patologie come la leucemia felina e l’ AIDS felina (FIV). Nonché di brutte infezioni, riduce il problema del randagismo: qui potremmo scrivere per giorni il risultato è che se ci volete aiutare nella lotta al randagismo STERILIZZATE i vostri gatti maschi o femmine che siano: siamo stanchi di vedere gattini abbandonati, malati o investiti.
• Prima di portare un nuovo gatto adulto in una casa in cui ci sono già altri gatti consiglio di effettuare il test FIVFelv per poter escludere queste patologie. Lo stesso se avete programmato un accoppiamento: gatti affetti da queste patologie dovrebbero essere esclusi dalla riproduzione.
• Sverminare il gatto almeno una volta all’anno: la frequenza dipende dal contatto con l’ambiente esterno e da quanto è contaminato l’ambiente dove vive l’animale.
• Almeno una volta all’anno trattate l’ambiente dove vive il gatto con prodotti antiparassitari specifici: esistono in commercio spray che diffondono nell’ambiente: prima di erogare si chiudono le finestre, si tolgono gli animali ed eventuale cibo esposto. Si lascia agire per 2 ore poi si arieggia e si reintroducono gli animali.
• Per il gatto anziano si usano mangimi “senior” o “light”. Se il gatto fa fatica a mangiare le crocchette potete usare tranquillamente un mangime umido in scatolette o in bustine.
• Anche se il vostro gatto sembra star bene vi consiglio una visita ed un check-up sui 10 anni: è il momento buono per cominciare a fare qualcosa per allungare la vita al vostro amico e per fargli vivere al meglio la sua terza età: intervenire troppo tardi non serve a nulla. Spesso il problema è che i proprietari non si accorgono che il gatto sta male: molti mi dicono…”si è ammalato da pochi giorni”….ed io vedo un gatto emaciato che sta male da molti mesi.
• Molto si può fare per il vostro gatto anziano, qualunque sia il suo problema: vi aspetto in ambulatorio!!!.
I gatti vanno sterilizzati molto presto: le femmine già a 5-6 mesi ed i maschi a 6-8 mesi. La sterilizzazione non cambia il carattere del vostro animale: resterà meraviglioso sempre, ma riduce le liti fra gatti causa di gravissime patologie come la leucemia felina e l’ AIDS felina (FIV), nonché di brutte infezioni, riduce il problema del randagismo e dei gattini abbandonati per strada.
Al gattino vanno fatti due vaccini a distanza di un mese uno dall’altro: questi lo proteggono dalle principali malattie infettive. Da adulto il gatto viene vaccinato una volta all’anno. Esistono due tipi di vaccino: uno consigliato a tutti i gatti, copre le 3 malattie infettive principali, il secondo aggiunge un’altra malattia chiamata FeLV (leucemia felina) ed è raccomandato ai gatti che escono fuori in giardino, visto che si tratta di una patologia trasmessa da gatto a gatto tramite morsi, graffi e uso di ciotole in comune.
Purtroppo dopo tanti anni la Rabbia è tornata nel nostro paese nelle regioni del nord. Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Veneto sono considerate a rischio. La vaccinazione antirabbica in queste zone non è obbligatoria per i gatti residenti e visitatori, ma noi la consigliamo.
Questa patologia che colpisce soltanto i gatti e non si trasmette in nessun modo all’uomo o altri animali è nota anche come l’AIDS felino. È una malattia virale che viene trasmessa da gatto a gatto tramite morsi e graffi. Causa un’immunodeficienza e perciò rende il gatto esposto a varie malattie ed infezioni. Per un gatto malato di FIV anche un semplice raffreddore può causare la morte perché il suo sistema immunitario non funziona bene e non riesce a superare anche le più banali infezioni. In questo caso interveniamo noi per cercare di far stare meglio il gatto e migliorare la sua qualità di vita, ma questi gatti spesso non rispondono alle terapie. Purtroppo non esiste un vaccino ne terapia per questa malattia e l’unico modo per evitarla è tenere i gatti sani in casa, se invece il vostro amico preferisce uscire bisogna sterilizzarlo (che sia maschio o femmina) per diminuire la probabilità che vada a litigare con altri gatti.
Se avete già un gatto, prima di introdurne uno nuovo in casa, anche per pochi giorni o soltanto per l’accoppiamento, è meglio accertarsi che quest’ultimo sia esente dalla patologia: offriamo in ambulatorio un test rapido che in pochi minuti ci darà una risposta. Se invece il vostro gatto e già affetto da FIV consigliamo di non farlo uscire di casa per due motivi: il primo è che così il gatto è meno esposto a varie minacce ed il secondo non meno importante, il vostro gatto non potrà trasmettere la malattia ad altri gatti.
È una malattia causata da un virus che va a danneggiare i leucociti (globuli bianchi) deputati alla difesa immunitaria. Infatti i soggetti colpiti sono immunodepressi e quindi molto sensibili a varie infezioni. Un gatto malato fa fatica a superare anche la più banale infezione. In alcuni gatti il virus causa un cancro dei leucociti causando la morte anche in assenza di infezioni; questa patologia si trasmette attraverso liquidi organici come saliva, sangue ed urina. Infatti passa da gatto a gatto non solo tramite morsi e graffi ma anche per l’uso comune di ciotole o la pulizia reciproca. Un gatto malato può vivere anche per lunghi periodi tutto dipende dal suo stato di salute generale, dalla diagnosi precoce della patologia e dalla terapia tempestiva in caso di infezione. Per evitare che il vostro gatto si infetti con questo virus è essenziale tenerlo sempre a casa, se invece esce è fondamentale la sterilizzazione (che sia maschio o femmina) per evitare che esso vada a litigare. Se abitate in una zona in cui vivono gatti randagi consiglio di tenere il gatto a casa e controllarlo mentre esce. Esiste un test rapido che facciamo in ambulatorio che ci dice in pochi minuti se il vostro gatto è positivo alla FeLV. Se avete un gatto sano, consiglio questo test ogni volta che avete intenzione di introdurre un nuovo gatto in casa, anche se per pochi giorni o soltanto per l’accoppiamento.